Dr. Stefano Izzo

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Dr. Stefano Izzo2020-04-07T17:44:32+00:00

PRESENTAZIONE

Classe 1975, il Dr. Stefano Izzo si laurea in Medicina e Chirurgia presso Università degli Studi di Milano nel 2000, consegue poi la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia nel 2005 lavorando attivamente presso Clinica Mangiagalli di Milano. Attualmente è dirigente Medico di primo livello presso Ospedale San Paolo di Milano.
È responsabile del Servizio di Day Surgery, del Centro Endometriosi e dell’Ambulatorio di patologia endometriale e sanguinamenti anomali, presso l’ospedale in cui esercita. Presta servizio di guardia attiva lavorando in pronto soccorso, sala parto e reparto.
Ha assunto negli anni competenze specifiche soprattutto per quanto riguarda la ginecologia di primo e secondo livello e la sala operatoria di piccoli e grandi interventi.
Esperto ecografista esegue ecografie ginecologiche di II livello per controlli di patologie specifiche note o di recente diagnosi ed Isterosonografie per diagnostica ecografica di patologie della cavità uterina.
È punto di riferimento per la chirurgia endoscopica laparoscopica e isteroscopica per patologia benigna e maligna, chirurgia ricostruttiva per riparazione patologie della statica pelvica e per trattamento dell’incontinenza urinaria e chirurgia laparotomica tradizionale. Si occupa con estrema professionalità della gestione clinica e chirurgica mini-invasiva della paziente con patologia endometriosica.

ELENCO PRESTAZIONI OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Visite e Consulenze

Comprende anamnesi e visita interna bimanuale della paziente. Per mette di prevenire molti disturbi legati alla sfera ginecologica. Tramite la visita è possibile visualizzare la conformazione dei genitali interni ed esterni e loro eventuali anomalie morfologiche o funzionali.

Appuntamento a cadenza circa mensile in cui viene effettuata la visita ostetrica, la misurazione della pressione e del peso materno, visionati e prescritti nuovi esami ematici alla mamma, si discutono le necessità eventualmente occorse nel mese. La visita è sempre accompagnata da un’ecografia fetale chiamata office, poiché veloce, non refertata, che non sostituisce in alcun modo quelle istituzionali, ma che permette con costanza di monitorare i parametri di vitalità e salute del feto senza indagarne la morfologia. Verranno pertanto studiate la vitalità e la posizione fetale, il liquido amniotico, la placenta, il peso fetale e maggiormente viene fornita costantemente ai genitori la possibilità di vedere il proprio bambino entrandone in sintonia anche prima del parto.

Non prevede visita interna bimanuale, ma è proprio una consulenza a voce su un determinato problema ginecologico od ostetrico che la donna, o la coppia, richiede. Può essere un secondo parere su una problematica già nota o un recente riscontro a breve distanza dalla visita già effettuata. In sede di consulenza il medico, se lo riterrà opportuno, proporrà l’esecuzione di esami da effettuare in studio o presso laboratori esterni.

E’ una consulenza specifica su un argomento di pertinenza prettamente endocrinologica nell’ambito della ginecologia. Tra le patologie più note per cui si offre questo tipo di servizio ricordiamo l’irregolarità mestruale, l’amenorrea, l’ovaio policistico, l’iperandrogenismo.

È una consulenza specifica per le coppie che non riescono a concepire spontaneamente. Verranno forniti consigli validi per aumentare le proprie chances ed eventualmente richiesti esami specifici e spiegati i protocolli ad esempio delle varie stimolazioni ormonali e percorsi prettamente ospedalieri. Lo studio G si avvale si collaborazioni con centri ospedalieri di procreazione medicalmente assistita (PMA) e di riferimento, fornendo ai pazienti assistenza sia per percorsi in Italia che all’estero.

Il servizio prevede una visita ginecologica con ecografia tv. È un incontro tra medico e paziente in cui il chirurgo conferma la diagnosi e decide la corretta indicazione chirurgica. Inoltre il professionista entra nel dettaglio della procedura spiegando il tipo di tecnica utilizzata, la preparazione, la degenza, la convalescenza e i rischi dell’intervento. All’atto della consulenza la paziente dovrà esibire la documentazione pregressa inerente l’intervento o eventuali ulteriori analisi che possano essere di utilità per il chirurgo nella decisione della via di accesso o della tecnica anestesiologica necessaria.

La diagnosi prenatale è parte della medicina materno-fetale utile a valutare il benessere del feto e la possibilità che ci siano problemi dopo la nascita. Molteplici esami possono essere eseguiti in questo campo: esami invasivi che forniscono risultati di certezza ma hanno rischi di aborto e non invasivi che indicano la presenza di eventuali situazioni da attenzionare ma sono scevri da rischio di aborto. In consulenza vengono spiegate in modo approfondito le varie possibilità con rischi e benefici di ogni percorso. Comprendere il tipo di esami e le loro potenzialità permette alla coppia di poter scegliere la cosa più giusta per quella specifica coppia e quella particolare gravidanza. Una scelta informata e consapevole è infatti necessaria per poter affrontare sereni il resto della gravidanza.

Viene eseguita dal genetista ed è rivolta a tutte le donne che abbiano nella loro storia, personale o familiare, una malattia legata ad anomalie dei geni. La consulenza approfondirà l’impatto che la malattia può avere con la propria vita ma anche la probabilità di trasmettere l’anomalia ai propri figli. Inoltre può essere dedicata anche alle coppie per un concepimento consapevole; in questo caso il genetista studierà l’albero genealogico delle due famiglie di origine in maniera tale da fornire una consulenza dedicata ai futuri genitori.

Il servizio offre la possibilità di far visionare al medico gli esami effettuati in seguito ad una visita precedente o prescritti da colleghi di altre specialità. E’ prevista eventualmente la prescrizione di nuovi esami da portare al controllo successivo.

Presso lo studio è possibile procedere all’inserimento di spirali intrauterine in totale sicurezza. Può essere un primo inserimento dopo consulenza medica specifica o una sostituzione di un presidio già esistente. Eseguiamo sempre un controllo ecografico a fine procedura per visionare l’esatta posizione intrauterina della spirale. Esistono tipi diversi di spirali, con farmaco o senza, che si adattano ad ogni tipo di richiesta del paziente, contraccettiva o curativa. La procedura è semplice, veloce, si esegue in ambulatorio e comporta solo un lieve disconfort della paziente della durata di pochi minuti.

Il servizio prevede una consulenza alla paziente in cui viene correttamente spiegato l’iter della procedura, una visita con ecografia ostetrica che permetta di datare con certezza la gravidanza (la legge italiana infatti prevede la possibilità di interrompere la gravidanza fino a 12 settimane), la compilazione del certificato medico che attesti la gravidanza e la richiesta della paziente di poterla interromperla, senza il quale non è possibile effettuare la procedura. La paziente viene poi inviata presso le strutture ospedaliere di riferimento per l’esecuzione della procedura stessa.

È una tecnica endoscopica imprescindibile per una corretta analisi della cavità endometriale. Questa procedura può essere puramente diagnostica, in tal caso non necessita di anestesia, oppure viene definita operativa nel caso si debbano eseguire procedure endocavitarie, in questo ultimo caso si propone come anestesia una sedazione profonda. Le indicazioni più comuni per l’isteroscopia diagnostica sono l’infertilità, la poliabortività, le perdite ematiche atipiche in menopausa. Per quella operativa sono i polipi endometriali ed endocervicali, i miomi sottomucosi, le sinechie e i setti uterini. Nel caso dell’isteroscopia operativa è previsto un ricovero in day surgery con degenza ospedaliera di 6-8 ore e dimissione pomeridiana

Ecografie Ostetriche

L’ecografia del I trimestre è il primo passo per iniziare la gravidanza con una solida base di appoggio. Questo esame non solo permette il calcolo di rischio delle anomalie dei cromosomi nell’ambito del Test Combinato (si può mettere la parola Test Combinato come link al box specifico?) ma grazie ad un operatore esperto ed ad un ecografo di ultima generazione permette una valutazione precoce della morfologia fetale. Questo esame è inoltre complementare alla ricerca del DNA fetale su sangue materno al quale va sempre abbinato. Il periodo migliore per la sua esecuzione è la 12° settimana, non serve il digiuno ma è bene non usare creme od olii sull’addome nei due/tre giorni che precedono l’ecografia.

L’ecografia pre-morfologica è un esame di fondamentale importanza laddove ci siano dei particolari fattori di rischio per problematiche fetali ma anche qualora la futura mamma volesse avere una tranquillità maggiore senza aspettare il controllo del quinto mese. Già dalla 16° settimana infatti possono essere diagnosticate molte delle malformazioni fetali che vengono poi ricercate all’ecografia morfologica. La precocità della diagnosi permette di eseguire in tempo tutti quegli esami necessari caso per caso. L’ecografia pre-morfologica a 16 settimane è indicata per tutte le donne che lo desiderano ma in particolar modo in pazienti epilettiche in terapia, diabetiche o con familiarità per anomalie congenite ereditarie come ad esempio malformazioni cardiache. L’esame pre-morfologico non sostituisce in alcun modo l’ecografia morfologica da eseguire a 20-22 settimane.

L’ecografia morfologica viene eseguita tra la 20° e la 22°settimana di gestazione. Questo esame ci permette di valutare la corretta formazione di molti organi fetali, nel suo complesso riesce ad escludere circa il 70% delle anomalie congenite neonatali. Oltre a verificare la normalità dell’anatomia del feto questo esame valuta le sue dimensioni, nonché, con certezza, il sesso del bambino. Si determinano inoltre la posizione della placenta, la quantità di liquido amniotico, la posizione fetale (cefalico o podalico) e si valuta la velocimetria Doppler feto placentare. Quest’ultima valutazione riguarda la circolazione nelle arterie materne che nutrono la gravidanza e quella nel cordone ombelicale fetale. Un operatore esperto nell’ambito della Diagnosi Prenatale ed un ecografo di ultima generazione garantiscono ai futuri genitori che l’esame sia accurato e dettagliato. L’esame dura generalmente 45 minuti ma può durare anche più tempo laddove la posizione fetale non sia favorevole alla valutazione. L’importanza di questa ecografia ci impone di prendere tutto il tempo necessario ad un corretto svolgimento dell’esame.

L’ecografia morfologica del III trimestre o ecografia della crescita fetale è esattamente sovrapponibile all’ecografia morfologica della 20° settimana. Durante questo esame vengono rivalutati tutti gli organi fetali che nel frattempo hanno continuato il loro sviluppo e la loro evoluzione, viene controllata la crescita fetale e la velocimetria Doppler feto placentare. Qualora ci fosse un rallentamento della crescita fetale o una alterazione nella velocimetria delle Arterie Uterine può rendersi necessaria la ripetizione dell’esame mensilmente. La valutazione della velocimetria Doppler feto placentare è fortemente consigliata nelle donne fumatrici, nelle donne con pregresso rialzo pressorio in gravidanza, con un pregresso neonato di basso peso alla nascita o in donne con età superiore ai 35 anni.

L’ecografia 3D-4D è un momento magico, i futuri genitori potranno vedere il viso del loro bambino come se fosse in fotografia. Questo momento è reso ancora più emozionante grazie alla contemporanea proiezione delle immagini ecografiche su uno schermo ad altissima risoluzione. L’ecografo ci consente di archiviare tutte le immagini ed i video di 30 secondi circa su chiavetta USB in maniera tale che possano essere condivise, stampate e riprodotte più volte in famiglia. Oltre alla valutazione del viso fetale, fiore all’occhiello il profilo fetale e lo studio delle malformazioni labiali (es labiopalatoschisi), la metodica 3D-4D consente una valutazione accurata ed all’avanguardia del Sistema Nervoso Centrale e della colonna vertebrale fetale e delle loro eventuali anomalie.

Per noi ogni ecografia è di II livello, in ogni nostro esame viene valutata la morfologia fetale, la crescita fetale, il sito placentare, la quantità di liquido amniotico e la velocimetria Doppler feto placentare. Capita che a volte venga richiesta perchè l’ecografia di I livello ha evidenziato dei potenziali campanelli di allarme. In questo caso è bene provvedere subito ad un controllo più accutato.

Ecografie Ginecologiche

È un esame semplice, usato per diagnosi e prevenzione, non doloroso e poco invasivo che permette, tramite una sonda ecografica che viene posta in vagina di pazienti che abbiano già avuto il primo rapporto sessuale, di visualizzare gli organi pelvici interni e quindi vescica, utero e ovaie, individuando eventuali anomalie o patologie. Il risultato viene consegnato alla paziente contestualmente alla visita. E’ consigliabile alle donne di tutte le età compresa la menopausa.

È la classica ecografia transvaginale, effettuata però con una sonda specifica, appunto tridimensionale. Permette la visualizzazione dell’utero in tre dimensioni. L’ecografia 4D è la tridimensionale in movimento in tempo reale. Si utilizza per la diagnosi di malformazioni uterine che coinvolgano la cavità endometriale come utero setto, bicorne, didelfo, ecc. Si effettua solitamente in fase premestruale quando la parete endometriale è più spessa e l’immagine risulta essere più performante.

E’ un esame ecografico più approfondito che viene richiesto quando l’operatore del primo livello ha un dubbio diagnostico o riscontra una patologia come ad esempio cisti ovariche sospette, malformazioni dell’apparato genitale, ecc. Il secondo livello si differenzia dal primo perché effettuato con macchine ecografiche più performanti e soprattutto da mani esperte.

È un esame ecografico transvaginale, ambulatoriale, effettuato da un ginecologo esperto, che consente lo studio della cavità uterina, permettendo di misurare correttamente lo spessore della parete endometriale e di diagnosticare od escludere patologie endocavitarie come polipi endometriali o miomi intracavitari. L’esame si effettua successivamente ad un dubbio ecografico posto con una semplice ecografia routinaria di primo livello. Si esegue nei primi giorni del ciclo, in ogni caso in fase preovulatoria; non crea dolore alla paziente, fornendo un risultato immediato ed operatore-dipendente. Si effettua inserendo un sottile catetere monouso in cavità uterina tramite il quale si iniettano circa 10 cc di soluzione fisiologica sterile. La fisiologica, infatti, funziona come mezzo dilatatore della cavità uterina che, distendendendosi, rivela eventuali anomalie.

La sonoisterosalpingografia con gel è un esame che permette la valutazione della pervietà tubarica. Le tube sono organi che collegano l’utero alle ovaie e sono il luogo dove avviene la fecondazione. Purtroppo la chiusura tubarica causa sterilità; è quindi fondamentale eseguirla qualora non si  riesca ad ottenere una gravidanza in circa 6 mesi di rapporti frequenti e non protetti. Le tube non possono essere valutate con una semplice ecografia di primo livello, in quanto il loro lume (la loro cavità) è virtuale. Il gel sterile usato come mezzo di contrasto nella sonoisterosalpingografia invece percorrendo le tube mette in evidenza la loro normalità. E’ quindi un esame ecografico e non radiologico come la classica isterosalpingografia, comodo e veloce; può essere effettuato in ambulatorio, non richiedendo alcuna preparazione del paziente. Crea solo un lieve disconfort al paziente, paragonabile al dolore mestruale, per circa una decina di minuti e inoltre fornisce una diagnosi immediata con consegna del referto contestuale alla visita.

Esami Diagnostici

È il principale test di screening per il tumore della cervice uterina. Si effettua, con minimo fastidio durante la visita, prelevando cellule della cervice uterina esterna ed interna ed andandole poi a fissare su un vetrino. Serve per indagare eventuali alterazioni delle cellule del collo uterino. Il risultato viene consegnato alla paziente in circa 2 settimane.

Si effettua a completamento diagnostico dopo un pap test alterato o come test di screening di secondo livello in pazienti a rischio. Si effettua prelevando, tramite un tampone, cellule della cervice uterina, sulle quali viene poi ricercata la presenza del DNA del Papillomavirus.

E’ l’asportazione meccanica di un polipo sito nella cervice uterina, solitamente a livello dell’orefizio uterino esterno. Si effettua in ambulatorio, senza alcun dolore procurato al paziente, tramite una pinza. Il polipo viene poi, in ogni caso, inviato per esame istologico che possa rivelarne eventuali rarissime atipie.

Test specifico per individuare la presenza-assenza di patogeni, batteri, all’interno della cervice uterina. Si effettua tramite un piccolo tampone che viene inserito in modo totalmente indolore nel collo dell’utero tramite uno speculum. Il risultato viene fornito con tempistiche diverse a seconda del test, in ogni caso non oltre i 10 giorni.

Test specifico per individuare la presenza-assenza di patogeni (batteri o miceti) all’interno della vagina e la cura specifica per quel particolare patogeno (antibiogramma-antimicogramma). Si effettua tramite un piccolo tampone che viene inserito in modo totalmente indolore in vagina anche senza il posizionamento di uno speculum. Il risultato viene fornito in 5 giorni circa.

Test eseguito tramite un tampone strisciato prima in vagina poi nel retto, a termine gravidanza, solitamente tra 35 e 38 settimane, per la ricerca dello streptococco beta emolitico di gruppo A (STRAGA). L’esito viene fornito in 5 giorni circa.

Screening Prenatale

ll Test Combinato o bi test è l’esame cardine che ci permette di calcolare il rischio di anomalie dei cromosomi per ogni singola gravidanza. Non è un rischio generalizzato stimato sull’età materna ma è un rischio personalizzato su ogni donna e sul proprio bambino. Un operatore certificato dalla Fetal Medicine Foundation valuterà tutti i parametri che concorrono a calcolare il rischio: translucenza nucale (NT), osso nasale, Dotto Venoso, tricuspide e frequenza cardiaca fetale nonchè a valutare la morfologia precoce e la crescita fetale. La caratteristiche tecnicne dell’ecografo permettono un’eccezionale qualità dell’immagine. L’analisi delle proteine materne (free-beta HCG e della PAPP-a) viene effettuata da un laboratorio certificato dalla Fetal Medicine Foundation con una piattaforma BRAHMS Kryptor.

L’esame prevede mediante un prelievo di sangue alla madre dalla 10° settimana di gravidanza l’analisi del DNA fetale libero e circolante nel sangue materno in maniera da identificare eventuali difetti cromosomici del feto. Sappiamo infatti che il feto rilascia, nel sangue della mamma, piccole quantità del suo DNA, ed è questo che viene poi separato in laboratorio dal sangue della mamma, per identificare il DNA appunto fetale. Esistono test di diversa completezza di indagine; il test “base” individua le anomalie cromosomiche più frequenti (le trisomie 21, 18, 13 o le aneuploidie dei cromosomi sessuali X e Y) esclusivamente nelle loro alterazioni di numero, il test “Karyo” studia le eventuali anomalie di numero e struttura di tutti i cromosomi ed un nuovo test “Gene Safe”, da abbinare ai precedenti, individua le più frequenti anomalie geniche ereditarie e di nuova insorgenza. Con questa analisi è possibile conoscere il sesso del concepito e, su richiesta, sapere, in caso di madre Rh negativa, se il concepito è Rh positivo o negativo. L’attendibilità diagnostica è direttamente correlata alla quantità di DNA fetale analizzabile (frazione fetale) e varia a seconda del cromosoma studiato (ad esempio, 99% per trisomia 21, 18, 13 – 95% monosomia X). La ricerca del DNA fetale presente nel circolo materno è un test diretto e non una valutazione statistica del rischio, ma è importante ricordare che si distingue dai test di certezza identificati come amniocentesi e villocentesi che forniscono esiti con accuratezza del 100%. In caso di risultato patologico è fondamentale l’approfondimento con tecniche di diagnosi prenatale invasiva (amniocentesi) per confermare l’esito in quanto, seppur molto attendibile, ribadiamo che rimane un test di screening. L’ecografia del I trimestre per la valutazione della morfologia fetale va abbinata a questo esame per avere una  ancor maggiore tranquillità in merito al benessere fetale.

Previa visita con accurata anamnesi, volta ad individuare fattori di rischio familiari o su diretta indicazione del genetista, è possibile con un semplice prelievo di sangue effettuato direttamente in studio, indagare l’eventuale presenza di alterazioni genetiche. Queste comprendono ad esempio l’analisi di mutazioni genetiche come quelle dei fattori della coagulazione (fattore V Leiden o fattore II della protrombina), del proprio cariotipo o dello stato di eventuale portatore di malattie come la fibrosi cistica o l’X fragile.

La preclampsia è un rialzo pressorio abbinato alla presenza di proteine nelle urine abbastanza frequente in gravidanza. Avere avuto una preclampsia in una precedente gravidanza è un fattore di rischio per le successive così come se l’ha avuta la madre della futura mamma. La Fetal Medicine Fondation ci permette di calcolare il rischio di preclampsia per ogni gravidanza in maniera da attuare tutte le strategie preventive in nostro possesso. L’esame prevede una accurata anamnesi personale e famigliare, la valutazione nell’ambito dell’ecografia del I trimestre delle Arterie Uterine, la misurazione della pressione arteriosa ed il dosaggio del PLGF (Placental Growth Factor) o della PAPP-A.

PRENOTAZIONE VISITA E/O ESAME

È possibile prenotare una visita o un esame attraverso il form contatti qui sotto riportato oppure chiamando direttamente al numero: +39 351 8881206.

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